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Categoria: Olivetum di San Gregorio Alto
Attivita´ legate al podere
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Olivi affaciati sulle isole Eolie
Dagli Ulivi Secolari alle Eolie: un Panorama da Incanto
Tra i nostri ulivi centenari, le cui radici affondano in una storia antica, si dischiude ogni giorno un panorama straordinario. Quando il cielo è terso e il vento accarezza le foglie argentate, lo sguardo può spingersi lontano, fino alle isole Eolie che emergono dal mare come un sogno.
Uno Sguardo Verso il Mare
Dalla nostra terra coltivata, dove gli ulivi nodosi raccontano storie di generazioni, lo sguardo spazia libero verso nord-est, dove nelle giornate serene Vulcano, Lipari e Salina emergono con nitidezza dal blu del Tirreno.
- Vulcano, la più vicina, si riconosce dalla sua forma tondeggiante e dal pennacchio di fumo che a volte sale dalla Fossa di Vulcano, ricordandoci la natura viva e ribelle di queste isole.
- Lipari, la più grande, si stende con le sue case bianche e le colline verdeggianti, mentre la costa frastagliata disegna baie e scogliere.
- Salina, con i suoi due vulcani spenti, Monte Fossa delle Felci e Monte dei Porri, è un’oasi di verde e vigneti, famosa per i capperi e la malvasia.
Stromboli: il Gigante di Fuoco
Nelle giornate particolarmente limpide, quando l’aria è tersa e il vento spazza via ogni velo di foschia, l’occhio può spingersi ancora più lontano, fino a scorgere la sagoma imponente di Stromboli, con il suo pennacchio di cenere e le esplosioni notturne che illuminano il mare. È uno spettacolo raro e affascinante, che trasforma un semplice tramonto in un’esperienza indimenticabile.
Un Ponte tra Terra e Mare
Questo legame visivo tra la nostra campagna e le Eolie non è solo una questione di paesaggio, ma anche di storia e cultura. Per secoli, gli abitanti della costa siciliana hanno navigato verso quelle isole, commerciando, pescando o cercando rifugio. Oggi, quel panorama resta un richiamo irresistibile, un invito al viaggio e alla scoperta.
Conclusione
Guardare le Eolie da qui, tra gli ulivi che resistono al tempo, è un privilegio che ci ricorda la bellezza fragile e potente della Sicilia. Tra terra e mare, tra quiete e fuoco, questo angolo di mondo ci regala ogni giorno un’emozione diversa, sempre legata a quel filo d’orizzonte dove il mito incontra la natura.
E forse, proprio per questo, chiunque si fermi a contemplare questa vista capisce perché queste isole siano state considerate, fin dall’antichità, la dimora degli dei.
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La magia della potatura tra ulivi e profumi di Sicilia
Un giorno di inizio marzo
All’inizio di marzo, quando la primavera iniziava a sussurrare tra i campi, siamo tornati in Sicilia per dare vita a uno dei riti più antichi della tradizione contadina: la potatura degli ulivi secolari di Olivetum.
Per sette giorni, sotto un cielo terso e tra distese di verde brillante, un potatore esperto e le maestranze locali hanno lavorato con pazienza e rispetto, ramo dopo ramo. Le cesoie taglienti danzavano tra i tronchi nodosi, liberando gli alberi dai rami superflui, mentre il profumo di legno fresco e terra umida avvolgeva l’aria.
L’inizio era all’alba, alle 7 del mattino, quando la rugiada bagnava ancora l’erba e i fiori selvatici—bianchi, gialli, viola—punteggiavano il terreno come un mosaico naturale. Dopo le tre del pomeriggio, mentre il sole cominciava a calare, noi continuavamo a bruciare i rami, trasformandoli in cenere che tornerà alla terra. Un lavoro meticoloso, per lasciare la campagna pulita, ordinata e pronta per l’aratura, che arriverà tra qualche mese.
Ogni gesto aveva un significato: non solo potatura, ma cura, rispetto e preparazione per la nuova stagione. Gli ulivi, ora più leggeri e aerati, torneranno a germogliare con vigore, pronti a regalarci un olio ancora più ricco e autentico.
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Il Giardino di Sicilia: Un Frutteto Antico tra Colori e Sapori
In Sicilia, quando diciamo giardino, non parliamo di aiuole ordinate o rose coltivate con precisione. Il nostro è un giardino che vive, respira e dona frutti—un trionfo di biodiversità dove arance, limoni, mandarini e banane crescono sotto lo stesso sole, in un ciclo perpetuo di stagioni e sapori.
Un Eden in Ogni Stagione
- Inverno: Gli agrumi regnano sovrani. Arance rosse come il tramonto, limoni che profumano di Mediterraneo, pompelmi dal sapore vibrante.
- Primavera: I mandorli fioriscono prima di tutti, seguiti da nespole dolci e fichi primaticci. L’aria si riempie di petali bianchi e del ronzio delle api.
- Estate: Uva, melograni e fichi d’India esplodono di colore. I pinoli cadono dai pini, pronti per essere raccolti all’alba.
- Autunno: Cachi morbidi come seta, mele croccanti, pere succose e banane—sì, banane!—che stupiscono chi non sa che la Sicilia ha angoli quasi tropicali.
La Filosofia della Terra
Questo giardino non è mai vuoto. Quando un albero finisce di dare frutti, un altro inizia, in un equilibrio perfetto tra natura e lavoro umano. Non usiamo serre né forzature: ogni frutto arriva quando è pronto, seguendo il ritmo antico della campagna.
Qui non si butta via niente:
Le mandorle, seccate al sole, sono pronte per granelle e latte vegetale.
Le bucce degli agrumi diventano canditi o oli essenziali.
I fichi troppo maturi si trasformano in marmellate dense e fragranti.
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La nostra prima raccolta d´olive nel novembre 2023
Novembre 2023. Dopo anni di silenzio, le reti sono tornate a stendersi sotto gli ulivi secolari dell’Olivetum, nel cuore dell’antica Val Demone. Qui, dove lo sguardo spazia dal Mar Mediterraneo alle sagome delle Eolie, abbiamo ripreso un rito interrotto troppo presto: la raccolta delle olive, eredità di una tradizione familiare che la scomparsa del nonno aveva sospeso.
Un Viaggio nel Tempo e nella Terra
Non era solo una raccolta. Era una riconquista: delle radici, dei gesti antichi, del legame con una terra che fu uno dei Reali Dominii al di là del Faro, crocevia di storia e cultura
- Le olive, cadute tra le reti o raccolte a mano, viaggiavano in sacchi di juta verso il frantoio al tramonto, come un tempo.
- I tumuli (l’antica misura locale) hanno ridato voce a una metrica dimenticata.
- Le varietà: Minuta Nasitana, Santagatese, Verdello, Frantoio, Nocellara Messinese—nomi che suonano come poesia, ognuna con il suo carattere, tutte figlie di questa costa battuta dal vento
L’Olio Nuovo: Oro dei Nebrodi
La molitura, durata una settimana, ha restituito un olio extravergine dall’acidità impercettibile e dal fruttato intenso. Quello che i siciliani chiamano “l’oro verde”:
- Colore: verde smeraldo con riflessi dorati.
- Profumo: erba appena tagliata, carciofo selvatico, una punta di mandorla amara.
- Sapore: piccante ma equilibrato, con note di pomodoro acerbo e finocchietto.
Assaggiarlo su una fetta di pane caldo è stato come riaccendere una memoria: quella del nonno che ci insegnava a riconoscere, dal gusto, l’ulivo da cui veniva ogni goccia.
Perché Questa Raccolta Era Diversa?
Una promessa: continuare, migliorare, condividere.
Biologica per scelta, non per obbligo: niente pesticidi, solo rispetto per gli alberi centenari.
Un atto di resistenza: contro l’abbandono delle campagne, contro l’omologazione dei sapori.